DA "DOPPIA IDENTITA'"
Alle prime luci dell’alba John si alzò, fece
capolino nella stanza attigua dove era ricoverato
il Colonnello e, dopo aver visto che stava
dormendo, indossò la vestaglia che gli avevano
fornito, si mise in tasca un pacchetto di sigarette,
i fiammiferi ed uscì. Si sedette sulla panchina del
parco per contemplare lo scorrere lento e
continuo dell’acqua. Il fiume pullulava di
cormorani che si appoggiavano sulle barche dei
pescatori, per cercare di recuperare con facilità
qualche scarto di pesce. John era sereno, rilassato ed
osservava il fumo della sigaretta che velava per
~ 65 ~
un attimo lo sguardo e pensava ai tragici
avvenimenti appena trascorsi.
All’improvviso sentì una voce, si girò e vide
Rent affacciato alla finestra che lo invitava a
salire. Parlarono a lungo ed alla fine il Colonnello
lo informò che il giorno successivo l’avrebbero
sottoposto ad un delicato intervento ricostruttivo
al ginocchio destro, con scarsissime possibilità di
recupero dell’ articolazione.
La mattina successiva alle 7,45 l’ufficiale entrò
in sala operatoria, dove il chirurgo cercò in ogni
modo di salvare una parte dei menischi, dei
legamenti e della cartilagine. Purtroppo ogni
tentativo risultò vano: vennero estratti numerosi
frammenti di metallo, ma l’arto risultò purtroppo
definitivamente compromesso. Dopo l’operazione
Rent venne riportato in camera, dove si risvegliò
due ore dopo. Shaw fu la prima persona che vide
accanto al letto. Pranzarono, discussero e
valutarono il successo e le perdite subite
nell’azione. Il col. Rent gli disse che la guerra
l’avrebbero terminata insieme e, poi, i due si
salutarono. John si ritirò in camera.
~ 66 ~
Il giovane trasaliva ogni volta che Prunha,
infermiera presso il nosocomio, gli porgeva con
garbo le compresse che la terapia prevedeva. Per
loro questo era diventato un appuntamento
irrinunciabile. Anche quella sera la giovane si
recò al solito incontro, gli sfiorò la spalla, lo
salutò con un sorriso e gli porse il farmaco.
Ogni giorno, molto presto, Shaw si recava
all’aperto, fumava una sigaretta e, ammirando lo
splendido paesaggio, cercava di dare un senso
logico a quanto era accaduto ed alle tragiche
circostanze che lo avevano costretto a distruggere
numerose vite ma era felice perché, grazie a
questi avvenimenti, aveva avuto la possibilità di
conoscerla.
capolino nella stanza attigua dove era ricoverato
il Colonnello e, dopo aver visto che stava
dormendo, indossò la vestaglia che gli avevano
fornito, si mise in tasca un pacchetto di sigarette,
i fiammiferi ed uscì. Si sedette sulla panchina del
parco per contemplare lo scorrere lento e
continuo dell’acqua. Il fiume pullulava di
cormorani che si appoggiavano sulle barche dei
pescatori, per cercare di recuperare con facilità
qualche scarto di pesce. John era sereno, rilassato ed
osservava il fumo della sigaretta che velava per
~ 65 ~
un attimo lo sguardo e pensava ai tragici
avvenimenti appena trascorsi.
All’improvviso sentì una voce, si girò e vide
Rent affacciato alla finestra che lo invitava a
salire. Parlarono a lungo ed alla fine il Colonnello
lo informò che il giorno successivo l’avrebbero
sottoposto ad un delicato intervento ricostruttivo
al ginocchio destro, con scarsissime possibilità di
recupero dell’ articolazione.
La mattina successiva alle 7,45 l’ufficiale entrò
in sala operatoria, dove il chirurgo cercò in ogni
modo di salvare una parte dei menischi, dei
legamenti e della cartilagine. Purtroppo ogni
tentativo risultò vano: vennero estratti numerosi
frammenti di metallo, ma l’arto risultò purtroppo
definitivamente compromesso. Dopo l’operazione
Rent venne riportato in camera, dove si risvegliò
due ore dopo. Shaw fu la prima persona che vide
accanto al letto. Pranzarono, discussero e
valutarono il successo e le perdite subite
nell’azione. Il col. Rent gli disse che la guerra
l’avrebbero terminata insieme e, poi, i due si
salutarono. John si ritirò in camera.
~ 66 ~
Il giovane trasaliva ogni volta che Prunha,
infermiera presso il nosocomio, gli porgeva con
garbo le compresse che la terapia prevedeva. Per
loro questo era diventato un appuntamento
irrinunciabile. Anche quella sera la giovane si
recò al solito incontro, gli sfiorò la spalla, lo
salutò con un sorriso e gli porse il farmaco.
Ogni giorno, molto presto, Shaw si recava
all’aperto, fumava una sigaretta e, ammirando lo
splendido paesaggio, cercava di dare un senso
logico a quanto era accaduto ed alle tragiche
circostanze che lo avevano costretto a distruggere
numerose vite ma era felice perché, grazie a
questi avvenimenti, aveva avuto la possibilità di
conoscerla.