DA "IL SETTIMO CONTINENTE"
Teille è terrorizzata dalla scena appena vista e non ha il tempo di reagire o di poter replicare qualcosa, che poco dopo, anche lei si ritrova a nuotare di fianco a Bottle.
Altro che aiuto!!! Altro che essere messe in qualche cassonetto per la raccolta della plastica!!! Altro che raccolta differenziata…
Le due bottiglie rimangono attonite per qualche minuto, poi è Bottle che rompe il silenzio O O.
“Che colpo! Come stai Teille?”
“Stavo meglio prima!”
“Anch’io…”
“Che sfortuna Bottle, siamo di nuovo a mollo L!”
“Lo so, è tutta colpa mia, non ti ho ascoltato, dovevo riflettere e avere più pazienza, stare zitta e cercare di capire chi realmente avevamo di fronte. Scusami Teille.”
“Lascia perdere, pensiamo a come uscire da qui, altrimenti rischiamo di finire in mare h.”
“Ok, Teille, uniamo le nostre forze: cerchiamo di vincere la corrente e di andare verso gli argini del fiume ^^^^.”
“Ottima idea Bottle, proviamoci!!!”
Dopo parecchi tentativi, Bottle e Teille sono costrette ad accettare la loro situazione: quella di nuotare nell’acqua SSS, continuando il difficile viaggio verso un mondo sconosciuto ý.
Insieme si sostengono e si aiutano. Raramente ridono e il più delle volte parlano della loro casa, delle loro sorelle e della loro vita passata.
“Ti ricordi -esordisce Bottle- quando eravamo tutte addobbate sugli scaffali del supermercato e attendevamo ansiose un cliente che ci comprasse?”
“Sì, ricordo, -annuisce Teille- ricordo che ero curiosa di sapere quale sarebbe stata la mia destinazione.
Pensa, una volta mi hanno lasciato in macchina per una settimana.
Non era un’auto qualsiasi, era una limousine , un’automobile di lusso, comoda e spaziosa, e nonostante i proprietari fossero superbi e scontrosi, dopo l’uso, ebbero il buon senso di buttarmi nel cassonetto della plastica .”
“Ti è andata bene cara mia! È un caso più unico che raro: io, diverse volte, sono stata buttata nel cassonetto del vetro e mi sono fatta male, perché il vetro taglia. Ma non so come, sono riuscita a salvarmi.”
“Allora è andata bene anche a te, Bottle. Saresti potuta capitare nel cassonetto dell’umido come è successo a Botella che da lì non è più uscita viva.”
“Che cosa è successo a Botella ???”
“Non conosci la sua triste storia LL?” domanda sorpresa Teille.
“No!”
O O O
“Ok, te la racconto. Botella era una bottiglia spagnola ___, giovane e piacente, ma è finita nelle mani sbagliate…
Si mormora che alcune persone le abbiano dato fuoco con l’accendino, carbonizzandola.
Botella ha patito le pene dell’inferno e poi, come se ciò non bastasse, è stata buttata nel cassonetto dell’umido e non è più tornata…”
“Oh povera!!! Oh Teille, ho paura L! Che cosa ci accadrà?”
“Non lo so Bottle, proprio non lo so.”
“Voglio tornare a casa -singhiozza Bottle- sono giorni che nuotiamo in questo fiume ^^^^ pieno di spazzatura, cartacce, fango, scatolette di tonno, e sono giorni che non vedo altro che pesci strani e acqua torbida, un vero disgusto!”
“Calmati, ora non possiamo fare nulla.
La corrente ci mantiene nel centro e le rive sono troppo lontane,anzi, non si vedono neanche più.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Non siamo riuscite ad avvicinarci prima e ora è impossibile. Dai, resisti Bottle. Non mollare! Non sei sola, siamo insieme!”
Per lungo tempo nuotano tenendosi per mano e quando sono stanche, si riposano facendosi trascinare dalla corrente.
Un bel giorno, poi, un simpatico pesce salmone le intravede e incuriosito si avvicina a loro: sembra voglia accompagnarle in quest‘avventura, sembra abbia bisogno di compagnia e di fare nuove amicizie C.
“Teille, hai visto quel pesce lesso con l’occhio da triglia? Che diavolo vuole? È da un po’ che ci sguazza intorno…”
“Potremmo chiederglielo.”
“Ehi tu, -grida Teille- che cosa vuoi? Ci stai seguendo per caso?”
“No, non vi sto affatto seguendo, vi ho viste un po’ in difficoltà e ho pensato che aveste bisogno di aiuto J.”
Altro che aiuto!!! Altro che essere messe in qualche cassonetto per la raccolta della plastica!!! Altro che raccolta differenziata…
Le due bottiglie rimangono attonite per qualche minuto, poi è Bottle che rompe il silenzio O O.
“Che colpo! Come stai Teille?”
“Stavo meglio prima!”
“Anch’io…”
“Che sfortuna Bottle, siamo di nuovo a mollo L!”
“Lo so, è tutta colpa mia, non ti ho ascoltato, dovevo riflettere e avere più pazienza, stare zitta e cercare di capire chi realmente avevamo di fronte. Scusami Teille.”
“Lascia perdere, pensiamo a come uscire da qui, altrimenti rischiamo di finire in mare h.”
“Ok, Teille, uniamo le nostre forze: cerchiamo di vincere la corrente e di andare verso gli argini del fiume ^^^^.”
“Ottima idea Bottle, proviamoci!!!”
Dopo parecchi tentativi, Bottle e Teille sono costrette ad accettare la loro situazione: quella di nuotare nell’acqua SSS, continuando il difficile viaggio verso un mondo sconosciuto ý.
Insieme si sostengono e si aiutano. Raramente ridono e il più delle volte parlano della loro casa, delle loro sorelle e della loro vita passata.
“Ti ricordi -esordisce Bottle- quando eravamo tutte addobbate sugli scaffali del supermercato e attendevamo ansiose un cliente che ci comprasse?”
“Sì, ricordo, -annuisce Teille- ricordo che ero curiosa di sapere quale sarebbe stata la mia destinazione.
Pensa, una volta mi hanno lasciato in macchina per una settimana.
Non era un’auto qualsiasi, era una limousine , un’automobile di lusso, comoda e spaziosa, e nonostante i proprietari fossero superbi e scontrosi, dopo l’uso, ebbero il buon senso di buttarmi nel cassonetto della plastica .”
“Ti è andata bene cara mia! È un caso più unico che raro: io, diverse volte, sono stata buttata nel cassonetto del vetro e mi sono fatta male, perché il vetro taglia. Ma non so come, sono riuscita a salvarmi.”
“Allora è andata bene anche a te, Bottle. Saresti potuta capitare nel cassonetto dell’umido come è successo a Botella che da lì non è più uscita viva.”
“Che cosa è successo a Botella ???”
“Non conosci la sua triste storia LL?” domanda sorpresa Teille.
“No!”
O O O
“Ok, te la racconto. Botella era una bottiglia spagnola ___, giovane e piacente, ma è finita nelle mani sbagliate…
Si mormora che alcune persone le abbiano dato fuoco con l’accendino, carbonizzandola.
Botella ha patito le pene dell’inferno e poi, come se ciò non bastasse, è stata buttata nel cassonetto dell’umido e non è più tornata…”
“Oh povera!!! Oh Teille, ho paura L! Che cosa ci accadrà?”
“Non lo so Bottle, proprio non lo so.”
“Voglio tornare a casa -singhiozza Bottle- sono giorni che nuotiamo in questo fiume ^^^^ pieno di spazzatura, cartacce, fango, scatolette di tonno, e sono giorni che non vedo altro che pesci strani e acqua torbida, un vero disgusto!”
“Calmati, ora non possiamo fare nulla.
La corrente ci mantiene nel centro e le rive sono troppo lontane,anzi, non si vedono neanche più.
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Non siamo riuscite ad avvicinarci prima e ora è impossibile. Dai, resisti Bottle. Non mollare! Non sei sola, siamo insieme!”
Per lungo tempo nuotano tenendosi per mano e quando sono stanche, si riposano facendosi trascinare dalla corrente.
Un bel giorno, poi, un simpatico pesce salmone le intravede e incuriosito si avvicina a loro: sembra voglia accompagnarle in quest‘avventura, sembra abbia bisogno di compagnia e di fare nuove amicizie C.
“Teille, hai visto quel pesce lesso con l’occhio da triglia? Che diavolo vuole? È da un po’ che ci sguazza intorno…”
“Potremmo chiederglielo.”
“Ehi tu, -grida Teille- che cosa vuoi? Ci stai seguendo per caso?”
“No, non vi sto affatto seguendo, vi ho viste un po’ in difficoltà e ho pensato che aveste bisogno di aiuto J.”